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SottoCuoco, la prima social community di home food delivery in Italia

today13 Marzo 2019 5

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Dopo il battesimo avvenuto a Lecce lo scorso 4 febbraio, è partito da Bari ieri, 12 marzo, il SottoCuouco Tour con una conferenza stampa presso la sala Federico II dell’Hotel Mercure “Villa Romanazzi Carducci”. Si tratta della presentazione del progetto di SottoCuoco dedicato a tutti coloro che amano il cibo sano, di qualità e soprattutto preparato in casa.

SottoCuoco è un’app che permette ad aspiranti chef (i “SottoCuochi”) e appassionati di cucina (le buone “Forchette”) di incontrarsi: basta che ogni SottoCuoco si registri gratuitamente su www.sottocuoco.com o tramite l’app (è disponibile su iOS e Android); specifichi la città in cui vuole proporre alle “Forchette” i propri servizi; carichi foto, ingredienti utilizzati e listino prezzi dei piatti che prepara, e il gioco è fatto. L’utente che si registrerà come “Forchetta”, infatti, non dovrà fare altro che selezionare il piatto o il servizio che desidera e prenotare con un click, per trovarsi il proprio manicaretto preferito consegnato direttamente a casa.

Le dichiarazioni

«Ci siamo ispirati al film “Amici miei” per scegliere il nome di SottoCuoco – ha spiegato Barbara Politi, ideatrice del progetto – perché vogliamo promuovere i valori della convivialità, del rispetto delle tipicità territoriali e della genuinità, offrendo a tutti coloro che hanno una grande passione per i fornelli la possibilità di trasformare questo talento in lavoro»

Su questo aspetto si è soffermata anche Paola Romano, assessore alle Politiche Giovanili e del Lavoro del Comune di Bari, che è intervenuta ieri all’iniziativa: «Aiutare le persone ad incontrarsi – ha dichiarato – è una delle sfide più grandi del nostro tempo. Come istituzione, accogliamo con gioia tutti i progetti innovativi, come è SottoCuoco, che permettono ai giovani di sviluppare nuove professioni e di seguire le proprie passioni: penso a tutti gli aspiranti chef, ma anche agli studenti delle scuole alberghiere, che attraverso questo canale possono iniziare a far conoscere i propri talenti».

«La cucina è una delle identità più forti della Puglia – le ha fatto eco Alfredo De Liguori di PugliaPromozione – e uno dei biglietti da visita più efficaci del nostro territorio anche in ambito turistico. La scelta di Bari come prima tappa del SottoCuoco Tour è un invito a conoscere la Puglia attraverso la ricchezza di profumi, di colori e di sapori della nostra regione».

Al progetto di SottoCuoco sono anche legate delle partnership di rilievo. Una di queste è la collaborazione con “Ricette d’Amore”, una commedia di Cinzia Berni e la regia di Diego Ruiz, che porterà SottoCuoco in tournée nei più importanti teatri d’Italia. L’opera offre uno spaccato sul mondo femminile vero, schietto, spregiudicato ed esilarante. Quattro donne si riuniscono per mettere alla prova quanto appreso durante il loro corso di cucina, ma l’arrivo di un bellissimo uomo dal fascino irresistibile trasforma la serata e le loro vite in una girandola di equivoci e provocazioni.

«L’amore è uno degli ingredienti fondamentali per cucinare bene – ha spiegato Patrizia Pellegrino, una delle protagoniste della commedia che ieri era presente a Bari. – Per questo abbiamo abbracciato con entusiasmo il progetto di SottoCuoco: ci sembra un modo originale per far lavorare i giovani talenti sparsi in tutta Italia».

Non è una questione da poco, se si pensa che solo ad inizio 2018, 4 milioni di italiani hanno utilizzato un’app per farsi consegnare il cibo a casa; un trend che riguarda soprattutto le città e la fascia di età tra 25 e 34 anni, sempre meno propensa a “perdere tempo” davanti ai fornelli e a “spendere troppo” al ristorante. Il mercato sembra destinato a crescere, visto che nel giro di 3 o 4 anni il valore potrebbe arrivare a 2 miliardi e mezzo di euro (dati Coldiretti).

SottoCuoco coglie questo trend, ma diversifica ulteriormente l’offerta, perchè promuove la cucina territoriale e propone l’home food come mezzo di integrazione sociale.

Non a caso, l’attualizzazione della tradizione, la preparazione di un piatto come “fucina di innovazione” e lo sviluppo di un nuovo modello economico basato sulla convivialità e la condivisione sono state le chiavi di lettura su cui si sono soffermati anche il prof. Antonio Messeni Petruzzelli e il prof. Umberto Panniello, entrambi del Politecnico di Bari, che ieri sono intervenuti all’iniziativa offrendo uno spaccato interessante sullo sviluppo dell’e-business in Italia.

Scritto da: Redazione Radio Incontro

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