Cultura

Dans la Nuit, il Polimnia Trio omaggia Claude Debussy [INTERVISTA]

today27 Aprile 2019 13

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Ieri sera il tema della notte, che caratterizza la rassegna Ad Libitum, è stato tradotto in musica da un flauto, una viola e un’arpa: è il Polimnia Trio, composto da Michele Bozzi, Paolo Messa e Annunziata del Popoli.

Da sinistra: Michele Bozzi, Paolo Messa, Annunziata Del Popolo

Presso la chiesa del Purgatorio non servono microfoni, l’acustica è perfetta. Ma ogni movimento tra il pubblico rischia di guastare l’atmosfera. Allora si resta in silenzio, si chiudono gli occhi e si passeggia nel cuore della notte, per parafrasare il titolo (in francese) della composizione del m° Paolo Messa, eseguita a metà concerto. Si tratta di un lavoro ispirato al compositore francese Claude Debussy (1862 – 1918), a cui è stata dedicata l’intera seconda parte della serata, offrendo al pubblico tre delle sue più importanti composizioni. E’ Debussy, infatti, che ha portato al massimo livello la formazione flauto-viola-arpa.

Michele Bozzi, Paolo Messa, Annunziata Del Popolo

Una formazione a cui aveva pensato inizialmente Théodore Dubois (1837 – 1924) in un periodo storico in cui la faceva da padrone la formazione classica violino-violoncello-pianoforte. Per questo è proprio con il terzettino di Dubois che il Polimnia Trio ha dato inizio alla propria esibizione, continuando poi con la quindicesima improvvisazione di Francis Poulenc.

Ad ogni modo, come in ogni appuntamento nelle chiese grazie alla collaborazione con la Pro Loco, il concerto è stato preceduto dalla spiegazione artistica del luogo, questa volta affidata a Isa Pedote. In più vi è stata l’esibizione di Lucrezia De Giosa (chitarra) e Martina D’Aluisio (flauto) del liceo musicale annesso al convito “D. Cirillo” di Bari.

A margine del concerto abbiamo intervistato il m° Paolo Messa.

Scritto da: Redazione Radio Incontro

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