Giuseppe Leogrande, la sua “Arte si mostra” a Roma!

Non è facile prendere un tronco, un blocco di marmo, una semplice pietra e trasformarli in qualcosa di vivo. Questa si sa è prerogativa degli artisti. Persone che al di là della grande capacità di modellare, scolpire, cesellare sono dotate di una creatività che li porta ad immaginare, prima di altri, cosa può diventare quel materiale che gli passa per le mani. E quando questa grande abilità è mossa da una enorme passione ne nasce sempre qualcosa che non ti stancheresti mai di ammirare.

Mi capita spesso con le opere di Giuseppe Leogrande, artista polignanese che ha iniziato riproducendo, in piccola scala, i meravigliosi gozzi verdi e rossi dei nostri nonni e che ormai è conosciuto e apprezzato in tutta Italia. Ha l’abitudine di pubblicare alcuni dei suoi lavori sul suo profilo Facebook, mostrando, di tanto in tanto, anche le varie fasi che intercorrono prima che il lavoro sia finito. Confesso che alle volte torno indietro nelle foto, cercando di capire come sia riuscito a realizzare l’opera.

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Ritrovo in lui e nelle sue opere il mio stesso amore per Polignano. La sua terra, il suo mare, i suoi personaggi sono spesso il cuore pulsante delle sue apprezzate opere. Talmente apprezzate che una delle sue foto viene “notata” dagli organizzatori di una importante mostra romana e così l’artista polignanese è stato selezionato per presentare tre dei suoi lavori alla mostra d’arte dal titolo “L’arte si mostra”, che sarà inaugurata lunedì 9 marzo 2020 in quel di Roma, presso il Palazzo Ferrajoli. “L’ARTE SI MOSTRA”, infatti, è una collettiva d’arte contemporanea e catalogo a cura della Casa Editrice Pagine e vedrà la partecipazione di critici di fama internazionale.

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L’idea che un po’ di Polignano sia presente a mostre così importanti è motivo di grande orgoglio. Per chi volesse andare a Roma ad ammirare le opere di Giuseppe, può contattarlo direttamente. Si sta infatti organizzando un pullman. Noi, dal canto nostro, non possiamo fare altro che congratularci con lui. E augurargli i migliori successi futuri. Ad maiora semper, Giuseppe.

Vincenzo Pellegrini