Cultura

Al Museo Pino Pascali i laboratori diventano virtuali

today19 Aprile 2020 29

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La fondazione museo Pino Pascali si è piacevolmente distinta in questo periodo di quarantena perché ha dato la possibilità a tutti i cittadini polignanesi e non solo, di partecipare a ben due iniziative virtuali. Il primo progetto è Camera con vista, di cui ci siamo occupati precedentemente, il secondo progetto riguarda laboratori didattici curati da Antonella Montalbò.

Antonella, classe 1992, ha conseguito nel 2015 una laurea in Scienze della comunicazione e dal 2017 è la collaboratrice museale della Fondazione Museo Pino Pascali. Prima di questa quarantena forzata il Museo organizzava dei laboratori creativi-didattici per i bambini, e ad occuparsi dei laboratori era proprio la nostra Antonella. La quarantena e questo maledetto virus hanno portato però ad una sospensione forzata delle attività aperte al pubblico del Museo e dunque anche dei laboratori. Tuttavia la nostra concittadina non si è data per vinta ed ha organizzato, attraverso la pagina Instagram della Fondazione Pino Pascali, delle dirette in cui riporta i suoi laboratori didattici in forma virtuale e a cui le mamme ed i bambini possono partecipare, anche a distanza con lo slogan: “Il museo ci aspetta!”.

La nostra concittadina Antonella Montalbò con il suo baco realizzato per i bambini

“Credo sia molto bello pensare questa cosa, ed è quello che penso io stando a casa e pensando al Museo : il museo mi aspetta, ha bisogno di me, è il mio paradiso, so che è lì e non se ne andrà mai!” – ha detto Antonella a noi di Radio Incontro che l’abbiamo intervistata a margine della prima diretta Instagram realizzata ieri pomeriggio.

Realizzando, per i bambini che ti seguono, un piccolo baco, con cartoncini ed acquerelli, hai preso spunto da una delle opere più famose di Pino Pascali. Di chi è stata e come è nata l’idea di utilizzare i social per poter continuare, anche in questo periodo difficile, il progetto del museo che vede protagonisti i bambini?

L’idea è stata mia al 70% ma noi collaboratori del museo, come per ogni cosa, chiediamo sempre alla direzione. Hanno pensato che la mia idea fosse giusta e idonea a questo periodo e che fosse giusto che i nostri bambini fossero sempre “collegati” al museo, come quando facciamo i laboratori dal vivo. Mi hanno dato dei consigli, aiutata e dato le giuste linee guida, perfette ed impeccabili come sempre“.

Il baco realizzato per la diretta di Sabato 18 Aprile

I bimbi ti hanno seguita ed hai avuto modo di interagire con loro durante la diretta? Inoltre se sei in contatto con loro, hai avuto modo di vedere i loro lavoretti?

“Mi hanno seguita molte mamme e immagino che con loro ci fossero anche i loro bimbi. Alcuni lavoretti sono riuscita a vederli”.

Nel tuo lavoro è fondamentale avere un contatto diretto con i bambini, quale è stato per te personalmente e lavorativamente parlando il momento più difficile di questa quarantena ? E’ complicato riuscire a rimanere empatica ed attirare l’attenzione dei più piccoli non essendo fisicamente vicino a loro?

“Avere i bambini d’avanti, incontrare i loro occhi, sognare con i loro sorrisi, vedere le loro reazioni, toccare le loro mani e guardarli “adoperare”, credo sia una delle cose più belle che possa succedere nel mio lavoro. E’ questa la cosa più bella che mi manca! E’ bello spiegare qualcosa e sentire la loro vocina che ti chiede “mi aiuti?!”. Questo è quello che succede al museo. Onestamente però, non credo sia difficile mantenere più o meno la stessa empatia e passione in questo modo, intendo in modo virtuale, ovviamente non sarà mai lo stesso, ma più o meno penso di riuscirci abbastanza bene. Faccio finta di averli davanti a me!”

Il museo Pino Pascali durante questo periodo di clausura forzata al pubblico ha continuato a dare un contributo importante alla nostra comunità polignanese. Penso al progetto “Camera con vista” o alle tue dirette per la realizzazione di lavoretti prendendo spunto dalle opere di Pino Pascali. Pensi che questa crisi possa portare ad un nuovo modo di intendere i lavori nei musei? Magari la possibilità di visitarli virtualmente potrebbe diventare una costante anche nel prossimo futuro, passata l’emergenza?

“Il progetto Camera con vista è meraviglioso, ci sono queste stupende fotografie di questi fantastici fotografi, è un progetto che ho adorato fin dal primo giorno. Dopo l’emergenza, sarebbe una cosa bellissima visitare la mostra in modo virtuale, pensare che se per vari motivi non si può uscire di casa, sarebbe molto bello poter visitare in questo modo tutte le mostre in corso nel mondo e di tutti gli artisti che si vuole! Sarebbe troppo figo!”

Altri lavoretti realizzati da Antonella, le code di balena di Pino Pascali con il motto che Antonella ha adottato “Il museo ci aspetta”

Puoi dirci quando ci sarà la tua prossima diretta e da quale opera di Pino Pascali prenderai spunto?

“La mia prossima diretta ci sarà Sabato 25, sempre per le 11.00. Prenderò spunto sempre da Pino Pascali ma sarà qualcosa di leggermente diverso…sto modificando alcune cose“.

Nell’ultima parte della diretta di ieri, hai salutato i tuoi spettatori con una bella storiella. Ti va di raccontarla anche a noi?

“Sì, certo! Ho chiuso la mia diretta dicendo che per caso avevo trovato questa citazione, ed ho deciso di raccontarla anche perché era inerente ai bachi. Mi ha molto colpita, pensando sempre a Pino Pascali, così ho pensato “Perché non dirla?” Fa così: Volerò – disse il bruco. Tutti risero tranne le farfalle.

E noi nel ringraziarla per il suo contributo alla comunità e per la sua intervista, auguriamo a lei e al Museo Pino Pascali di continuare a “volare” con i loro progetti e, esattamente come le farfalle, di portare un po’ di colore in questa Primavera che tarda ad arrivare.

Enrica Benedetti

Scritto da: Redazione Radio Incontro

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