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“Abbiamo atteso, e sperato, che la situazione d’emergenza migliorasse e potessimo trovarci tutti insieme a fine Agosto”. Queste sono le parole dello staff del Nameless Music Festival che nei giorni scorsi ha comunicato sulle pagine social l’annullamento dell’edizione 2020.
Per chi non conoscesse questa realtà, il Nameless Music Festival è il più grande festival di musica elettronica in Italia. Solo lo scorso anno ha registrato la presenza di ben 60 mila persone, coinvolgendo 70 artisti internazionali divisi per 3 stage in tre giorni di musica pura. Ormai appuntamento fisso per gli amanti del genere, il festival è famoso poiché apre la “stagione estiva” poiché si tiene i primi giorni di giugno. Il Nameless ha origini nel 2013 a Lecco e già nella prima edizione annoverava grandi nomi come Steve Aoki. Negli anni la manifestazione si è evoluta sempre di più, spostandosi anche per esigenze di spazio nelle valli di Barzio in provincia di Lecco e stringendo partnership sia con attività locali sia con partner come Radio 105 e Redbull, fino ad aver vinto il premio come Best Festival-Onstage Awards 2020.
Quest’anno l’evento si sarebbe dovuto tenere ad Annone di Brianza in un’area complessiva di 400.000 metri quadrati: in seguito al primo d.P.C.M. adottato per l’emergenza coronavirus, il Festival è stato rimandato dal 27 al 30 agosto e l’organizzazione ha avviato una campagna di raccolta fondi per ASSTLecco, l’azienda sanitaria cui fanno capo i presidi di Lecco, Merate e Bellano, registrando oltre 100.000 euro di donazioni.
Per quest’anno, tra l’altro, era stato realizzato in una video interattivo chiamato “Live Your Nameless” per ricreare l’esperienza del festival, ma – come detto – in questi giorni è stato fatto l’annuncio del rinvio all’anno prossimo. “Abbiamo atteso, e sperato, che la situazione d’emergenza migliorasse e potessimo trovarci tutti insieme a fine Agosto – si legge nella nota – Purtroppo, come potrete intuire, non sussistono le condizioni necessarie per la programmazione e lo svolgimento dell’edizione di Nameless 2020, che dobbiamo quindi, a malincuore, rinviare al 29/30/31 Maggio e 1 Giugno 2021. Vi ringraziamo, come sempre, per esserci stati vicini e speriamo di ricevere ancora una volta il vostro incredibile supporto, per noi di fondamentale importanza. I biglietti acquistati saranno validi per le nuove date o, a scelta, saranno convertiti in voucher che potrete utilizzare per l’edizione 2022 (ai sensi dell’art. 88 DL. 17/03/2020 n.18). Tenete sotto controllo la vostra mail: riceverete, nei prossimi giorni, tutti i dettagli all’indirizzo di posta elettronica comunicato in fase d’acquisto.
Ci spezzerà il cuore non potervi vedere ballare, divertirvi, gridare, abbracciarvi, ridere, piangere e condividere ogni secondo di musica davanti ai nostri palchi. Non vediamo l’ora di tornare e vi promettiamo che lo faremo alla grande”.
Alla notizia, il Ceo del Nameless Alberto Fumagalli ha commentato su Instagram che “non è una questioni di soldi ma per le emozioni che vengono a mancare”. Ed è per questo che volevamo ripercorrere le emozioni vissute in occasione del Festival 2019, a cui anche il sottoscritto ha partecipato. Colpiva, ovviamente, vedere un palco sorgere in un posto così sperduto e immerso nella natura, tra i monti di Barzio. In ogni caso, nonostante il festival fosse così grande, si sentivano le emozioni, le grida e i pianti delle persone che urlavano sotto palco. Questa atmosfera era talmente forte a tal punto da creare un un legame di amicizia con tutti quelli che ti circondavano. E al calar del sole la magia della musica e delle luci prendeva la sua vera forma: teste mobili, fiamme, fumo, laser, coriandoli colmavano quell’atmosfera, già perfetta di suo, e riempivano la notte di colori, gioa e felicità.
Vito Antonacci
Scritto da: Redazione Radio Incontro
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