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La preside Abbatepaolo e l’APS Emergenza Sordi scrivono a Conte per le mascherine trasparenti

today28 Maggio 2020 33

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    La preside Abbatepaolo e l’APS Emergenza Sordi scrivono a Conte per le mascherine trasparenti Redazione Radio Incontro

Da circa una decina di giorni abbiamo iniziato a convivere con il Covid-19 in uno stadio, possiamo dire avanzato, della cosiddetta “fase 2”. Utilizzare le mascherine (nei luoghi chiusi e negli spazi aperti ove non si riesce a rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro) e lavarsi o igienizzarsi spesso le mani rappresentano le prime basilari regole che tutti noi siamo chiamati a rispettare. Questo ci capita tutti i giorni quando, ad esempio, dobbiamo entrare in un supermercato per fare la spesa, ma anche quando dobbiamo recarci presso un qualche ufficio della pubblica amministrazione. Adattarsi a questo nuovo modo di vivere non è sempre facile per tutti, in particolare per le persone sorde, che in mancanza di mascherine trasparenti non possono più aiutarsi con la lettura del labiale.

Per questo il 15 maggio scorso la prof.ssa Marilena Abbatepaolo, dirigente scolastico sordo dell’IC “La Giustiniana” di Roma nonché già assessore e consigliere comunale di Polignano a Mare ed il biologo CBRN Advisor Luca Rotondi, anch’egli sordo e presidente dell’associazione di promozione sociale “Emergenza Sordi” hanno scritto al presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, ai ministri Azzolina (Pubblica Istruzione), Manfredi (Università e Ricerca), Speranza (Salute), all’Ufficio della Presidenza del Consiglio dei Ministri dedicato alle politiche in favore delle persone con disabilità, al presidente dell’ANCI Antonio Decaro, al capo della Protezione Civile Nazionale Angelo Borrelli e al commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 Domenco Arcuri. L’obiettivo è quello di sensibilizzare i vertici delle istituzioni affinché venga dedicata una particolare attenzione al diritto alla comunicazione inclusiva per le persone sorde anche in questo contesto di emergenza dovuto al coronavirus, in particolare dotando di mascherine trasparenti certificate le scuole e in generale tutti i luoghi pubblici e privati dove si fornisce un servizio all’utenza.

le mascherine trasparenti utilizzate dalla prof.ssa Marilena Abbatepaolo

Interventi di questo tipo a favore dei non udenti, tra l’altro, sono stati adottati dal sindaco Alberto Stefano Giovannetti nel Comune di Pietrasanta (Lu), il quale rappresenta senza dubbio un esempio virtuoso. Tuttavia, il fine della lettera è proprio quello di far si che questa sia una iniziativa, per così dire, strutturale, e dunque per l’Italia tutta, evitando che sia rimessa alla bontà del singolo.

“La situazione creata dal Coronavirus – si legge nella lettera – ha messo in evidenza diverse problematiche che vanno a colpire, in modo particolare, le persone sorde. Ci preme rimarcare – scrivono Rotondi e Abbatepaolo – che un sordo a prescindere dal fatto che conosca o meno la Lingua dei Segni Italiana (LIS), si avvale comunque ed in ogni caso del supporto della lettura labiale per poter interagire e comunicare. Tale lettura ora è ostacolata dalla presenza delle mascherine. Per tutti noi, ogni azione, ogni gesto, anche quello più semplice come andare a fare la spesa è diventato fonte di disagio e di stress. Ci troviamo a chiedere a chi ci sta di fronte di abbassare la mascherina per poter leggere le sue labbra (mettendo a repentaglio la salute di entrambi) o di scrivere quello che ci vorrebbe comunicare. Capite bene che tutto questo genera ansia, disagio e ci fa sentire ancora più diversi facendo emergere i nostri limiti in maniera prepotente. Questo fa male! Siamo riusciti a superare alcuni ostacoli con grande fatica e lavoro – continuano – ora però si pongono nuovamente davanti a noi con una prepotenza tale da farci provare il dolore costante del sentirci esclusi ed emarginati. Questa situazione viola certamente l’art. 3 della Costituzione italiana, mortificandoci sia come persone sia come cittadini“.

E ancora: “ci teniamo a rimarcare che la mascherina trasparente è un accessorio il cui costo economico è irrilevante di fronte al notevole impatto psicologico positivo che si avrebbe nella società. Tutti noi, disabili e non, nessuno escluso ed in particolar modo i bambini, riusciremmo a vedere il sorriso dietro una barriera che inconsapevolmente ci allontana l’un dall’altro. Vi chiediamo di aiutarci a non perdere l’umanità che è racchiusa in un sorriso, di aiutarci a conservarla. I tempi sono difficili per tutti e ne siamo consapevoli – evidenziano Rotondi e Abbatepaolo nella lettera – ma possiamo essere una comunità aperta e inclusiva, una comunità migliore dove nessuno è lasciato indietro”.

Anche noi di Radio Incontro ci auguriamo che queste parole, che riflettono evidentemente il disagio psicologico e sociale che i non udenti affrontano quotidianamente in questo periodo, siano recepite a livello istituzionale per costruire un progetto di inclusione condiviso ed esteso a tutta la Nazione. Per questo ci piace concludere questo articolo citando a nostra volta una frase di Robert Baden Powell ripresa da Marilena Abbatepaolo e da Luca Rotondi nella lettera in parola: “il modo migliore per superare le difficoltà è attaccarle con un magnifico sorriso”.

il servizio in radio nella 84° puntata del Radio Incontro News, 30.05.2020

Giuseppe Grieco

Scritto da: Redazione Radio Incontro

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