Cultura

Buenos Aires a Polignano con l’Orchestra sinfonica metropolitana

today30 Luglio 2020 37

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Continuano i grandi successi di pubblico nell’ambito del programma dell’Estate Polignanese 2020, nato dalla volontà del gruppo “Coordinamento di Produzione Artistica e Culturale di Polignano a Mare” e approvato dal Comune di Polignano a Mare. Lunedì 27 luglio la Fondazione Museo Pino Pascali ha ospitato l’Orchestra Sinfonica Metropolitana di Bari, che si è esibita in un concerto dal titolo “Buenos Aires in Bari. Symphonic Tango”.

Maurizio Pellegrini introduce la serata

 “Il titolo del concerto di questa sera dice tutto “Buenos Aires in Bari. Symphonic Tango” – ha detto introducendo l’evento il direttore artistico di Epos Teatro, Maurizio Pellegrini – È ormai cosa rara vedere un’orchestra sinfonica eseguire questi brani, e l’Orchestra Sinfonica Metropolitana di Bari è un gioiello che la Città Metropolitana di Bari conserva, custodisce e regala quotidianamente a tutti i comuni dell’area metropolitana”.

Da sinistra Giovanni Zonno (violino), il m° Rinaldi, Massimiliano Pitocco (bandoneon), Angelo Nigro (pianoforte)

Naturalmente non sono mancati i più che dovuti ringraziamenti al Sindaco della Città Metropolitana Antonio De Caro, alla consigliera metropolitana dott.ssa Francesca Pietroforte, alla dirigente dott.ssa Maria Grazia Magenta, al direttore artistico Marco Renzi, all’Amministrazione comunale di Polignano a Mare (che ci ha tenuto particolarmente a portare a Polignano questo evento) e alla direttrice della Fondazione Museo P. Pascali prof.ssa Rosalba Branà. In questo scenario mozzafiato, che solo la Fondazione P. Pascali ci sa regalare, si sono susseguiti alcuni dei più grandi successi del tango argentino, partendo dalla vecchia guardia per approdare nel nuovo tango di Astor Piazzolla.  

I ballerini e i solisti (Zonno, Nigro e Pitocco) con il direttore d’orchestra Giovanni Rinaldi

L’orchestra diretta dal maestro Giovanni Rinaldi ha visto in qualità di solisti Giovanni Zonno al violino, Angelo Nigro al pianoforte e Massimiliano Pitocco al bandoneon. Alcuni dei brani sono stati arricchiti dalla partecipazione dei ballerini Tonia Maglio, Ambrogio Di Pinto, Anna Paradiso e Pierpaolo Pellegrini dell’Accademia Stabile Apulia Tango Bari. Una danza incomparabile, difficile da descrivere proprio per ciò che esprime; infatti, il tango è un linguaggio che offre la chiave per entrare non solo nel mondo della letteratura latinoamericana, ma anche nella lingua spagnola, tra le più parlate al mondo. Un genere musicale che affonda le sue radici nelle rive del Rio de La Plata, estuario degli affluenti del fiume Paranà e Uruguay, punto di arrivo di tantissimi migranti provenienti da ogni parte del mondo tra la fine dell’Ottocento e inizi del Novecento; luogo che fu culla di tante speranze, ma anche di tanta solitudine e nostalgia allo stato puro, ed è in questo scenario che le melodie si sono fatte interpreti di un groviglio di sentimenti.

I ballerini a passo di milonga

Il concerto dell’Orchestra sinfonica Metropolitana di Bari è stato introdotto attraverso uno dei brani più popolari e significativi “Caminito” (sentiero) di J. De Dios Filiberto (arrangiamento di Marco Tiso).  A seguire un ventaglio di melodie che esprimono l’afflato malinconico con “La cumparsita” di G.M. Rrodriguez (arrangt. di Marco Tiso), “Cafetin de Buenos Aires” di M. Mores (arrangt. di Vincenzo Anselmi) e “El choclo” di A. G. Villoldo (arrangt. di Marco Tiso).

Quindi si è cambiato ritmo e si è entrati in un linguaggio particolare, quello della milonga con i brani “Milonga en el viento” di P. Ziegler (arrangt. di Vincenzo Anselmi) e “El firulete” di M. Mores (arrangt. di Antonello Tosto). Un passaggio breve per continuare con il tango “El dia que me quieras” del grande Gardel (arrangt. di Vincenzo Anselmi) e ancora “Desde el alma” di R. Merlo (arrangt. di Antonello Tosto). Un passaggio obbligatorio per approdare alle peculiari interpretazioni di Piazzolla con “Oblivion” su arrangiamento di Vincenzo Anselmi. E, poi, ancora “Astoreando” di E. Stratta (arrangt. di Vincenzo Anselmi) e “Milonga de mis amores” di P. Laurenz (arrangt. di Massimiliano Pitocco). Si è dunque ritornati al tango di Astor Piazzolla – colui che ha dato al tango una nuova identità, tra il jazz e la musica classica, portandolo nei teatri più importanti del mondo, mantenendo fedele la sonorità e la nobiltà del genere musicale – con le meravigliose melodie di “Adios nonino” (arrangt. di V. Anselmi) e “Libertango” (arrangt. di Giuliano Di Giuseppe) a chiusura del magnifico concerto. Un viaggio di andata e ritorno, graditissimo dalla numerosa platea, che si è concluso con un acclamatissimo bis.

Il pubblico

Silvana Algeo

Alcuni video del concerto dell’Orchestra sinfonica metropolitana

El Choclo
Adios Nonino

Scritto da: Redazione Radio Incontro

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