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Mola di Bari, respinta la mozione di sfiducia all’assessore Vincesilao

today13 Maggio 2021 31

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La maggioranza molese regge, nonostante i molteplici malumori interni. Questo è il risultato emerso al termine delle cinque ore che hanno caratterizzato il consiglio comunale monotematico tenutosi il 6 maggio scorso. La massima assise comunale molese era stata convocata per discutere in merito alla mozione di sfiducia individuale avanzata dai 6 consiglieri comunali di minoranza (Michele Daniele, Giangrazio Di Rutigliano, Sebastiano Del Re, Stefano Diperna, Michele Palazzo e Vitantonio Battista) nei confronti dell’assessore al Bilancio, Giovanni Vincesilao, sulla base degli artt. 23 e 24 del Regolamento del Consiglio Comunale, inerenti la possibilità di presentare mozioni e di richiedere la convocazione da parte dei membri della stessa assemblea cittadina. 

L’obiettivo dei promotori è stato quello di analizzare le vicende politiche, amministrative e contabili dell’ultimo quinquennio con il chiaro intento di discuterne nella massima assise molese in maniera appropriata e consona; inoltre, i sottoscrittori della mozione hanno richiamato la campagna diffamatoria e denigratoria messa in atto dall’amministrazione, in particolar modo dall’assessore alle finanze, nei confronti dei consiglieri comunali di minoranza, accusati di aver determinato, con la mancata approvazione entro il 30 novembre 2020 della delibera di Variazione di assestamento generale e controllo della salvaguardia degli equilibri di bilancio Bilancio di previsione 2020-22, l’impossibilità di effettuare variazioni di bilancio utili a diversi scopi tra cui alcuni di carattere socio-assistenziale. Nella stessa mozione, i firmatari, hanno asserito inoltre che alla luce di quanto confermato dal Collegio dei Revisori con nota del 28 gennaio 2021 tali somme risultavano già indisponibili.

Molteplici, dunque, sono le critiche ascritte all’assessore alle finanze, accusato dai consiglieri di opposizione della gestione – definita dagli stessi “indecifrabile” – del pagamento delle bollette relative alle forniture per il Comune di luce, gas e acqua e dei conseguenti debiti fuori bilancio approvati in Consiglio Comunale lo scorso 30 dicembre; in aggiunta a ciò, hanno incolpato l’assessore Vincesilao di aver ignorato i rilievi da loro segnati riguardanti la cattiva gestione del residuo attivo derivante dal finanziamento regionale della fogna di san Materno e della conseguente indicazione a porre rimedio da parte dei Revisori dei Conti. 

In più, i consiglieri di minoranza hanno rilevato nella mozione che l’assessore Vincesilao non ha approfondito la situazione finanziaria dell’Ente perseverando nell’errore di accantonare somme utili a ripianare un disavanzo derivante dal riaccertamento straordinario dei residui recuperato già nel 2016 e che nei fatti ha contratto – a detta degli stessi sottoscrittori della mozione – la capacità di spesa per gli anni successivi. 

Infine, nella mozione i consiglieri hanno ricordato di aver formalmente richiesto al Sindaco di avviare la condivisione inerente il Bilancio di Previsione 2021-2023, ricevendo una chiara apertura al dialogo dal sindaco durante il consiglio comunale dello scorso 29 marzo, senza però nessuna concreta realizzazione.

Una mozione articolata quella esposta dai consiglieri di minoranza, i quali hanno evidenziato come l’assessore Vincesilao, oltre a non ammettere i suoi molteplici errori, abbia spesso e volentieri cercato di deresponsabilizzarsi additando le colpe ad amministratori, funzionari e responsabili del servizio finanziario che hanno prestato servizio presso il comune molese, senza però mai avanzare alcun atto formale finalizzato ad accertarne eventuali responsabilità. 

Un comportamento, quello dell’ex Presidente del consiglio comunale della consigliatura Diperna, definitivo “evasivo e assolutamente non risolutivo”, che pertanto fa evincere uno “stato di assoluta incomunicabilità e legame di fiducia politica”, binomio questo – che a detta dei consiglieri di opposizione – risulta di vitale importanza tra l’organo consiliare e l’esecutivo.

Dopo la lettura della mozione da parte del Presidente Lepore, lo stesso ha dato il via agli interventi non ponendo alcun limite di durata vista l’importanza del tema trattato.

Tra gli interventi della minoranza segnaliamo quello dell’ex vicesindaco Del Re (Forza Italia), il quale richiamando le deleghe affidate dal sindaco Colonna all’assessore Vincesilao ha domandato cosa avesse prodotto fin qui, avendo ricoperto anche le deleghe allo sport, ai fondi europei e alle politiche del lavoro. 

Degno di nota anche la disamina puntuale del consigliere Daniele, il quale con le solite precise slide che lo accompagnano nei suoi interventi, ha evidenziato quelli che a suo avviso sono gli svariati errori commessi dall’assessore alla finanze, arresosi a detta del consigliere pentastellato davanti al parere espresso dal settore finanziario e dal Collegio dei Conti. 

L’assessore Vincesilao, dopo aver ascoltato i consiglieri di minoranza, è intervenuto con grande veemenza sottolineando che quella presentata altro non era che una mozione di sfiducia personale, ricordando agli ex compagni di cordata (Diperna, Del Re e Palazzo) che nel 2015 non fu possibile presentare una mozione simile all’assessore alla finanze dell’epoca, Francesca Mola. Vincesilao ha ricordato che una mozione di questo genere non è tecnicamente idonea a genere le dimissioni in quanto gli assessori non sono eletti dai cittadini ma nominati dal Primo cittadino. Tuttavia, una mozione così modellata, proprio perché priva di ricadute sul piano giuridico-amministrativo, presenta una chiara connotazione politico-personale. Nel proseguire il suo intervento l’assessore ha chiaramente cercato di sparigliare le carte all’interno del gruppo di opposizione, ricordando i bei tempi della gestione Diperna (2010-2015) e mettendo in evidenza come è paradossale a suo avviso vedere una mozione di sfiducia nei suoi riguardi condivisa assieme al duellante del 2015 (Giangrazio Di Rutigliano). 

La reazione dei consiglieri di minoranza non si è fatta attendere, anzi ha reso ancor più infuocata la discussione. L’ex sindaco Stefano Diperna ha ribadito che la sottoscrizione della mozione di sfiducia è dettata da considerazioni di carattere politico-amministrative legate alla censurabile gestione contabile e comportamentale assunta dall’assessore Vincesilao durante questi 3 anni di amministrazione Colonna. L’ex assessore Palazzo, invece, oltre a ricordare i meriti che vanno riconosciuti al consigliere Daniele – per il quale lo stesso Palazzo ha avanzato la possibilità di un encomio – ha punzecchiato ironicamente l’assessore al Bilancio facendo menzione di alcuni messaggini ricevuti nei quali si evince che l’ex amico di cordata sta contrapponendo ad una mozione di sfiducia una “mozione degli affetti”, rimarcando inoltre che non si è fatto nessuno scrupolo nell’andare a Torre a Mare con il sindaco Colonna a mangiare i panini con gli esponenti del PD regionale. Palazzo, nel suo pungente intervento, ha affermato che i consiglieri comunali non in linea con il pensiero dell’amministrazione comunale vengono bullizzati, richiamando esplicitamente Daniele e Di Rutigliano. Accusa questa respinta categoricamente dal Sindaco, il quale ha ribadito inoltre che la mozione di sfiducia avanzata è inammissibile, visto che l’80% è riconducibile ad un periodo temporale non ascrivibile alla sua consigliatura. 

Categorica la risposta del consigliere Di Rutigliano, il quale ha respinto le accuse mosse dall’assessore Vincesilao in merito alla gestione finanziaria sotto la sua gestione, affermando che durante la sua consigliatura “non c’era buco di bilancio né pre dissesto”, ricordando anche di aver informato tutti i consiglieri comunali verbalmente e per iscritto con una memoria, con elenco e copia di tutti gli atti, consegnata durante il consiglio comunale del 20 novembre 2018, giorno in cui il consiglio comunale ha preso atto della delibera della Corte dei Conti di omessa sottoscrizione della relazione di fine mandato e ha votato l’applicazione della relativa sanzione pecuniaria.

In tutto questo tram tram di accuse, il consiglio comunale è stato inequivocabilmente scosso dall’intervento del Consigliere comunale Giovanni Gallo, che ancora una volta ha dimostrato una pregevole capacità oratoria, nonostante questa legislatura rappresenti il primo incarico politico della sua vita. Nel suo intervento Gallo ha fatto riferimento ad uno possibile scossone in giunta con il probabile addio delle due quota rosa (Vergatti e Loiotine), smentita poi dallo stesso Sindaco. Gallo ha precisato di condividere la mozione di sfiducia, non avendola sottoscritta insieme alla collega Sciannameo per mancanza dei tempi necessari per la condivisione con gli aderenti al suo gruppo di appartenenza (“Alleanza per Mola”). Nel suo acceso intervento, il giovane teologo ha asserito che in consiglio comunale ci si presenta tutti come “verginelli”. Ha raccontato, infatti, come dopo aver più volte incalzato l’assessore Orlando, fosse stato invitato ad un caffè conciliatore da parte del gruppo consiliare “La Voce”. All’incontro con lo stesso vicesindaco Orlando, però, gli domandò come mai non avesse pensato alle dimissioni alla luce della difficile situazione politica. La risposta dell’assessore non si fece attendere, visto che gli disse che non occorreva fare il “verginello”. In poche parole, durante l’incontro, Orlando affermò che la sua nomina era il risultato di un accordo siglato prima della campagna elettorale a fronte del suo impegno nel formare due delle quattro liste facenti parte della coalizione “Cantiere Civico”. Un accordo siglato con Colonna, a discapito però della forza politica di appartenenza di Gallo, la quale – come nuovamente ribadito in consiglio dallo stesso consigliere – non ha mai chiesto poltrone ma condivisione. L’attacco, poi, è arrivato diretto all’assessore Vincesilao, accusato da Gallo di aver tradito il suo padre politico (n.d.r. Diperna) perché solo la coalizione colonniana poteva promettergli, attraverso un accordo pre-elettorale, un assessorato poiché la coalizione degli “amici” (così definita da Vincesilao durante il suo intervento) non gli avrebbe mai riconosciuto un ruolo in giunta. Una mozione quella nei confronti dell’assessore Vincesilao avvallata anche dai consiglieri di Alleanza per Mola, visto che lo stesso Gallo ha ricordato che “oggi non è rappresentativo se non di sé stesso visto che i gruppi “Idea” e “La Voce” si riconoscono in Orlando e “Alleanza per Mola” non ha mai indicato espressamente Vincesilao come riferimento ma ha assecondato le indicazioni del Sindaco”.

Ai voti la maggioranza Colonna continua a tremare, ma regge l’urto nonostante l’aria pesante che si respira tra le file della maggioranza viste le voci sempre più insistenti su un possibile cambio alla Presidenza del Consiglio, attualmente presieduta dal veterano Mario Lepore. Una possibile sfiducia per l’ex leader molese di Udeur potrebbe comportare il suo passaggio tra i banchi di minoranza, mettendo a serio rischio il proseguo della legislatura Colonna, che in quel caso potrebbe contare solamente su 8 consiglieri contro i 9 di minoranza.

Intanto, la mozione di sfiducia è stata respinta. Tuttavia ai 6 voti dei firmatari si sono aggiunti quelli dei giovani consiglieri di “Alleanza per Mola” ormai sempre più lontani da un possibile ritorno tra i ranghi di “Cantiere Civico”. La maggioranza ha potuto contare anche sul voto del consigliere Marco Ungaro, fuoriuscito dal gruppo “La Voce” ma ancora presente tra i banchi della maggioranza. Nonostante le molteplici critiche esposte all’assessore Vincesilao e al Sindaco Colonna il giovane Ungaro resta tra le fila della maggioranza, anche alla luce della presidenza da poco affidatagli della III commissione consiliare, quella da sempre ritenuta dagli addetti ai lavori la più rilevante e strategica, inerente la gestione dell’urbanistica e dei lavori pubblici. 

Prossimo appuntamento con il consiglio comunale di Mola di Bari è oggi pomeriggio alle ore 16:00 in prima convocazione (e lunedì 15 maggio alla stessa ora in seconda convocazione) per discutere il DUP (Documento unico di programmazione) e il tanto atteso bilancio di previsione 2021-2023.

Nuove sorprese in arrivo? Ai posteri l’ardua sentenza…

Francesco Paolo Berlen

Scritto da: Redazione Radio Incontro

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