Cultura

A Polignano “Sono la mia voce” con Chiara Liuzzi

today26 Novembre 2021 107

Sfondo
share close

In occasione della Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne, che ricorre il 25 novembre, il Comune di Polignano a Mare – Assessorato alla Cultura, questa settimana ha organizzato due incontri articolati nelle giornate del 24 e del 26 novembre. 

Due incontri, come ha spiegato l’assessora alla Cultura Chiara Pepe “che vertono sulla potenza della voce per conoscere, ascoltare e riflettere”. Uno sguardo sul femminile attraverso la presentazione del libro “Sono la mia voce” di Chiara Liuzzi e il concerto “Scarpe Rosse”, organizzato dall’Associazione “In…canti di donne” in collaborazione con il Centro Antiviolenza “Safiya”

da sinistra: Maria Maringelli, Chiara Liuzzi e Carmela Iacovelli

Il primo incontro, dunque, ha avuto luogo mercoledì presso la Biblioteca di Comunità, con la presentazione del libro di Chiara Liuzzi “Sono la mia voce” ediz. Progedit.  Musicista, performer, ricercatrice e docente, Chiara Liuzzi ha conseguito il Diploma in Canto, Canto Jazz e Musica Jazz, I° e II° livello in Discipline Musicali ad Indirizzo Interpretativo Compositivo presso i Conservatori di musica “N. Piccinni” di Bari e “N. Rota di Monopoli”. Laureata anche in Musicoterapia presso l’Università di Medicine Naturali e Artiterapie – Accademia Musicale Pescarese – svolge attività di ricerca, concertistica e di docenza in Italia e all’estero. Chiara ha al suo attivo numerose pubblicazioni e CD audio. 

“Oggi in particolar modo ci dedicheremo alla voce” ha spiegato introducendo l’evento l’ass. Chiara Pepe aggiungendo “Che cosa è la voce? Noi la utilizziamo tutti i giorni però spesso non ci rendiamo conto di quanto, effettivamente, parlare sia una attività delicata, importante. Quando parliamo riusciamo a trasformare la realtà. Le parole hanno un potere evocativo straordinario perché con le parole si riesce davvero a trasmettere dei concetti che possono essere o positivi o negativi. E la parola è anche espressione di sé, espressione della propria identità, pensate in passato a quante persone non è stato possibile esprimersi…” 

Ad accompagnarci in questo interessante viaggio sulla voce, la nostra identità, con il contributo di Carmela Iacovelli (referente del Gruppo di Lettura “Te Lo Leggo in Faccia” di Conversano), sono state Chiara Liuzzi e la chitarrista Maria Maringelli, attraverso le esecuzioni della chitarra classica, chitarra romantica e liuto rinascimentale.

da sinistra: Chiara Pepe, Maria Maringelli, Chiara Liuzzi e Carmela Iacovelli

“La voce – ha spiegato Chiara Liuzzi – più di qualsiasi altro strumento è nuda, perché si spezza quando sono in ansia, perché  è rauca quando sono triste, perché mi fa deglutire quando sono agitata; perché, la voce, è tra tutti gli altri strumenti quella più legata all’emozione, all’emotività, alla parte più ancestrale di noi…” 

Ognuno di noi possiede un “archivio sonoro”, suoni che incameriamo nel corso della nostra vita a partire dalla nascita; suoni che poi nel tempo tiriamo fuori perché “siamo la nostra voce”. Il piccolo volume realizzato dalla prof.ssa Liuzzi, nasce con l’idea di creare un percorso sulla vocalità e attraverso questo viaggio delle mille sfumature, molto apprezzato dal pubblico in sala poiché ricco di riflessioni, l’autrice ci ha svelato come nell’arco dei scoli, la voce si sia evoluta e come venga utilizzata in maniera differente dalle diverse popolazioni, oltre ad alcune peculiarità abbracciando diverse epoche e generi come il famoso cantante lirico castrato Farinelli fino a giungere ai tempi nostri.

il pubblico presente

Accompagnata dal mº Maria Maringelli, l’autrice ci ha proposto e guidato tra le voci e le melodie di alcuni popoli, partendo da un classico del Rinascimento con il brano “Amarilli, mia bella” di Giulio Caccini, testo di cui l’autrice nella sua pubblicazione propone un analisi dettagliata.  

Un viaggio molto suggestivo che è proseguito con il popolo armeno e il malinconico brano “Loosin Yelav”. E ancora musica della tradizione celtica con “Scarborough”, guidando poi la platea in un’interessante improvvisazione. Un viaggio musicale che si è concluso nell’estremo Sud con il cantautore argentino Atahualpa Yupanqui, sulle note della ninna nanna “Duerme negrito”.  

Un viaggio tra le vibrazioni di questo strumento importantissimo che ognuno di noi possiede che è la voce. Uno strumento che non può prescindere da altri parti del nostro corpo come la cavità orale, la cassa toracica, il diaframma ed altri elementi basilari per l’emissione del suono. Suono che è, appunto, collegato alla nostra storia, la nostra cultura e alla società. Dunque, attraverso la nostra voce noi ci raccontiamo. 

A fine incontro, grazie al contributo dell’Istituto Alberghiero “D. Modugno” di Polignano a Mare, i partecipanti hanno condiviso un ricco buffet.

Silvana Algeo

Scritto da: Radio Incontro

Rate it
0%