Cultura

A Polignano “Voci dall’età di mezzo” di Chiara Pepe

today20 Dicembre 2021 135

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Alla presenza di un folto pubblico, sabato scorso presso la sala conferenze del Museo Pino Pascali a Polignano, si è svolta la presentazione del nuovo libro di Chiara Pepe dal titolo “Voci dall’età di mezzo” edito da Les Flâneurs. Laureata in Scienze storiche con lode, Chiara è dottoressa di ricerca in Studi Umanistici e assessore alla Cultura del Comune di Polignano a Mare. Oltre a diverse partecipazioni in qualità di relatrice a convegni nazionali e internazionali ha al suo attivo alcune pubblicazioni su riviste scientifiche nazionali e internazionali. Nell’ambito letterario ha pubblicato “Confessioni di donne” (2017) e “Voci dal mondo antico” (2019) sempre con Les Flâneurs Edizioni.  

da sinistra Annamaria Minunno, Chiara Pepe e Maria Grazia Gravina

La presentazione di sabato è stata organizzata dalla sezione UCIIM di Polignano a Mare, presieduta da Maria Grazia Gravina. L’Associazione – rappresentata a livello regionale, dalla dott.ssa Lucrezia Stellacci, già Consigliera del Ministro della Pubblica Istruzione e Capo Dipartimento MIUR – nasce a Polignano nel 2017 e da allora conta numerosi iscritti e porta avanti tantissimi convegni e corsi di formazione. L’evento, come detto, si è tenuto presso la Fondazione Pino Pascali, dove Chiara torna sempre con piacere, sia per il suo ruolo istituzionale che per il suo legame, visto che dal 2013 al 2014 ha collaborato come operatrice museale.

Ad accogliere il pubblico una sala calorosa, arricchita dai colori che Chiara sa donare: infatti, ad ogni partecipante è stato destinato un piccolo ricordo della serata, accompagnato da una mini pergamena contenente una frase del libro. Le tanti frasi scelte e distribuite, del resto, non sono altro che le voci delle protagoniste che popolano le pagine di “Voci dall’età di mezzo”. A questo grande momento di accoglienza, poi, si è sommato il benvenuto di Susanna Torres, a nome della Fondazione, quello della grande famiglia dell’UCIIM e infine della giornalista Annamaria Minunno, curatrice della prefazione del libro.  

il pubblico presente

“Voci dall’età di mezzo” si pone in continuità con “Voci dal mondo antico”. Le donne che popolano le pagine del libro sono “donne che sono state veramente protagoniste perché hanno lasciato attraverso la parola, una sorta di eredità, un sorta di imprinting in cui le parole hanno segnato e hanno insegnato, veramente, tanto a tutti noi…” ha spiegato la presidente dell’UCIIM Maria Grazia Gravina. Attraverso la pubblicazione, l’autrice dà voce a Bellezza Orsini, Bianca Lancia, Brunilde, Christine De Pizan, Clorinda, Eleonora d’Aquitania, Francesca da Polenta e Isabella Morra. Otto donne di cui due sono voci anche del nostro territorio. 

“Le donne di Chiara hanno sofferto moltissimo – spiega Annamaria Minunno – hanno amato tantissimo e noi con lei riusciamo a emozionarci e a vivere i loro stessi sentimenti, ad attraversare tutti i sentimenti che attraversano loro, a vivere i loro impedimenti e capire perché hanno deciso di sollevarsi e di reagire a quella che è la loro vita…”

Annamaria Minunno, Chiara Pepe e Maria Grazia Gravina

E così, un po’ alla volta nel corso della serata si sono affacciati sulla “scena” quattro delle otto protagoniste: Bellezza Orsini (XV-XVI secolo) esperta di arti curative venne processata per stregoneria nel 1528, la cui morte sul rogo fu evitata solo perché Bellezza anticipo i giudici, trafiggendosi la gola con un chiodo; Bianca Lancia (XVIII secolo) quarta moglie di Federico II la cui voce ci giunge attraverso una lettera all’adorato figlio Manfredi, la sua è la voce della sofferenza; Christine De Pizan (XIV – XV secolo) grande sostenitrice delle capacità femminili, fu la prima scrittrice di professione in Francia, la sua è la voce della fortuna e dell’audacia; Isabella Morra (XVI secolo) figlia della famiglia Morra che possedeva il feudo di Favale in Basilicata, in questa vicenda la donna già uccisa dai fratelli, dopo una lunga prigionia sempre per mano loro, scrive una lettera al suo amato padre. L’autrice immagina il fantasma di Isabella nel castello. 

A dare vita alle voci di queste quattro protagoniste sono state le voci delle donne del direttivo dell’UCIIM, le docenti Maddalena Mancini, Arianna Lillo, Antonia De Tommaso e Palma Dell’Erba. Le vicende che hanno coinvolto queste quattro protagoniste sono state sviscerate di volta in volta dall’autrice mettendo l’accento sulle ingiustizie, le ipocrisie, sul coraggio, sul caro prezzo pagato da molte di loro. Sul perché la sua scelta sia ricaduta su queste protagoniste in particolare, Chiara ha dichiarato che “alcune sono state scelte per omaggiare i nomi, altre perché volevo fare delle riflessioni su alcuni rapporti, soprattutto familiari; altre scelte, penso, siano state guidate dall’inconscio”. Attraverso le voci narrate all’interno della pubblicazione, l’autrice ci invita a guardare oltre, “a oltrepassare la soglia”. 

foto di gruppo con l’autrice, la giornalista Minunno, il direttivo UCIIM e la presidente

Sono storie di donne di ieri, ma anche di oggi, come ben spiega, tra l’altro, nella postfazione la dirigente scolastica Margherita Manghisi: “se prima della lettura si poteva pensare di leggere vicende distante e superate, la cronaca e gli eventi di cui siamo testimoni ci dicono il contrario, capovolgendo il cannocchiale e trasformando, così, il tempo dedicato a Voci dell’età di mezzo da mero esercizio di documentazione a un’appassionante e viva esperienza di trasformazione e consapevolezza”

Silvana Algeo

Scritto da: Radio Incontro

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