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A Polignano il punto sulle guide turistiche. Nuova sinergia tra Comune e Pro Loco

today10 Novembre 2022 97

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POLIGNANO A MARE – Grande partecipazione di pubblico al primo incontro organizzato dall’Associazione Turistica Pro Loco “F. F. Favale” che, martedì 8 novembre, presso la Fondazione Pino Pascali, ha dato il via alla nuova programmazione 2022/23 con un focus sul tema “Guida Turistica e Accompagnatore: Professioni alla ricerca di un’identità primo di una serie di incontri. Abilitazione e profili normativi”. Argomento su cui sono intervenuti il presidente della Pro Loco di Polignano Tommaso Colagrande, il dott. Antonio Longo (Funzionario Regionale P.O. della Sezione Turismo e Internazionalizzazione del Servizio di Sviluppo, Infrastrutture, Imprese, Professioni della Regione Puglia), l’assessore al Turismo del Comune di Polignano a Mare Francesco Muciaccia e la guida turistica abilitata Maria Carone. Un incontro che ha visto anche la partecipazione dei vari rappresentanti delle associazioni di categoria e dell’istituto alberghiero.

“Polignano, ormai, ha tracciato una linea di sviluppo che è molto chiara nel settore turistico e abbiamo l’esigenza di innalzare i servizi che offriamo ai nostri ospiti, ai turisti, che raggiungono questa nostra cittadina non soltanto nel periodo estivo, ma ormai anche in altri periodi dell’anno – ha commentato in apertura Tommaso ColagrandeE per elevare questo livello di servizi, sicuramente, l’offerta di guide di accompagnatori turistici è un’offerta che dobbiamo garantire. Anche su Polignano abbiamo un gran numero di guide abilitate però noi per primi, come Pro Loco, scontiamo la difficoltà di aver a disposizione queste guide i cui servizi vengono richiesti in maniera sempre più assidua da gruppi organizzati ma non solo. Non vi nascondo la difficoltà, soprattutto negli ultimi mesi ad individuare ragazzi, professionisti che vogliono offrire questo servizio pure essendo abilitati“.

Da sinistra Antonio Longo, Francesco Muciaccia, Tommaso Colagrande e Maria Carone

Dopo i saluti istituzionali, l’assessore Francesco Muciaccia ha osservato che “la nuova Amministrazione vuole seriamente investire nella sua relazione, nel suo rapporto anche a livello professionale con la Pro Loco perché la ritiene come uno dei motori dello sviluppo polignanese”.

Ovviamente su Polignano c’è tanto da fare in tema di servizi ai turisti e non solo, così come ha fatto notare lo stesso assessore: “cittadini temporanei e cittadini permanenti devono convivere, devono dialogare, si devono incontrare e devono contribuire allo sviluppo della nostra comunità. Una comunità che l’Amministrazione attuale di Polignano vuole rafforzare”. Poi per quanto riguarda il ruolo delle guide turistiche, Muciaccia ha evidenziato: “La presenza di guide turistiche è fondamentale proprio perché hanno questa capacità non solo di narrare, ma anche empatica di trasmettere quella che è l’emozione che vivono ogni giorno: la conoscenza, la consapevolezza di un territorio riescono a trasferirla benissimo ai futuri visitatori”.

Attraverso una lunga cronistoria Antonio Longo ha ripercorso il tema delle guide turistiche e degli accompagnatori turistici: un argomento che affonda le sue radici a fine dell’Ottocento e che mette in evidenza “un passato controverso e difficile, un presente incerto e un futuro tutto da scrivere”.  Un importante punto di partenza è rappresentato nella legge 217 del 1983, dove l’articolo 117 parla di questa attività come professione. Inoltre, la legge nell’art.11 fa una definizione precisa sul ruolo della guida turistica: “guida turistica è chi, per professione, accompagna persone singole o gruppi di persone  nelle visite ad opere d’arte, a musei, a gallerie, a scavi archeologici, illustrando le attrattive storiche, artistiche, monumentali, paesaggistiche e naturali”. E sempre nella stessa legge c’è la definizione di accompagnatore turistico: “L’accompagnatore turistico è chi, per professione accompagna persone singole o gruppi di persone nei viaggi attraverso il territorio nazionale o all’estero fornendo altresì elementi significativi e notizie di interesse turistico sulle zone di transito, ma al di fuori dell’ambito di competenze delle guide”. Nel 2001 viene approvata la legge n°135, recante la riforma della legislazione nazionale del turismo: qui il legislatore, oltre ad introdurre una serie di novità in materia di professione turistica, adotta una nuova impostazione rispetto alla legge del 1983, che viene abrogata. Con la riforma del Titolo V della Costituzione, sempre nel 2001, il settore del turismo diventa una materia di competenza delle Regioni. In ogni caso, il turismo rappresenta una materia più che trasversale in quanto tocca diversi ambiti. Come ha spiegato Antonio Longo, “pur essendo una materia di competenza delle Regioni, per quanto riguarda le professioni turistiche la competenza rientra nella categoria della legislazione concorrente; quindi, per legiferare in materia di professione turistiche prima deve intervenire una legge quadro dello Stato e poi la singola regione con il dettaglio della propria normativa di riferimento”.

Con la legge europea n°97 del 2013 si arriva alla guida turistica nazionale: l’art. 3, infatti, introduce degli aspetti fondamentali, tra cui il fatto che l’abilitazione alla professione di guida turistica è valida su tutto il territorio nazionale. Stessa cosa vale per i cittadini provenienti della comunità europea. Un altro punto, che è quello che sta creando non pochi problemi, prevede che con un decreto vengono individualizzati i siti di particolare interesse storico artistico o archeologici per i quali occorre una specifica abilitazione. Quindi, si crea una situazione di doppio regime: chi ha un’abilitazione normale può esercitare in tutt’Italia però ci sono dei siti particolari per cui serve un’ulteriore abilitazione. “In esecuzione di quello che prevede quell’articolo appena annunciato viene emanato il DM del 7 aprile del 2015 con cui furono individuati questi siti di particolare interesse storico artistico per il quale occorreva una specifica abilitazione– spiega il dott. Longo – Con successivo decreto del 15  dicembre 2015 furono individuati i requisiti necessari per l’abilitazione allo svolgimento di guida turistica e per il relativo procedimento di abilitazione”. Il problema è che furono individuati oltre 3.000 siti. Tuttavia, a seguito dell’intervento del TAR del Lazio, prima, e del Consiglio di Stato poi si arrivò ad una sostanziale assenza di una legge di riordino della materia.

Da sinistra Antonio Longo, Francesco Muciaccia, Tommaso Colagrande e Maria Carone

Per quanto riguarda la normativa della Regione Puglia, la legge di riferimento è quella del 25 maggio 2012, n.13 che contiene “Norme per la disciplina delle attività professionali turistiche. Competenze amministrative delle Provincie”. Qui si stabilisce che “la Regione disciplina l’esercizio in Puglia delle attività al fine di migliorare la qualità dell’accoglienza e dell’offerta dei servizi nell’ambito del settore, nonché a tutela dei consumatori e per assicurare la piena fruizione turistica del territorio anche ai portatori di bisogni speciali”. Basandosi nella legge del 1983, già descritta, la legge regionale sostanzialmente ad individuare quelle che sono le caratteristiche di guida turistica e di accompagnatore turistico e determina una serie di requisiti tra cui il possesso del diploma di istruzione secondaria di secondo grado (quinquennale) o diploma conseguito all’estero per il quale sia stata valutata la corrispondenza della competente autorità italiana. Naturalmente, la legge prevede anche alcune sanzioni amministrative a chi esercita l’attività in forma abusiva. Nel 2016 le competenze che per la legge precedente erano in mano della Provincia passano alla Regione, mentre nel 2018 la Regione Puglia ha adottato una serie di misure compensative anche per le guide che provengono da fuori dell’Italia. Ad oggi la Regione Puglia ha rilasciato 3.000 tesserini di guida turistica e oltre 700 di accompagnatore turistico, tesserini che non hanno alcuna scadenza. Ora si va verso la riforma prevista dal PNRR. Il cronogramma del PNRR prevede che la riforma dell’ordinamento professionale delle guide turistiche sia portata a termine entro dicembre 2023.

“L’obiettivo della riforma – ha spiegato l’esperto – è di dare, nel rispetto dell’autonomi locale, un ordinamento professionale alle guide turistiche e al loro ambito di appartenenza. L’applicazione sistematica e omogenea della riforma permetterebbe di regolamentare i principi fondamentali della professione e di standardizzare i livelli di prestazione del servizio su tutto il territorio nazionale, producendo un effetto positivo sul mercato. La riforma prevede interventi di formazione e aggiornamento professionale al fine di supportare al meglio l’offerta”.  Si tratta di due disegni di legge di iniziativa parlamentare. È un obiettivo importante, ma bisogna attendere fino a quando non verrà adottata questa disciplina, e bisogna vedere cosa succederà anche con il nuovo Governo.

Infine, prima di dare il via alle domande, Maria Carone attraverso la sua esperienza di guida turistica, membro della Proloco da 10 anni, ha raccontato alla platea alcuni aspetti interessanti che mettono in evidenza anche l’importanza del senso di appartenenza.

Tante le domande da parte del pubblico, è stato sottolineato che in virtù di un tipo di turismo che spazia il più delle volte fra terra e mare, la figura della guida dovrà essere a trecento sessanta gradi.

Da parte nostra abbiamo chiesto per quale motivo il Comune non ha mai coinvolto la Pro Loco per svolgere le attività dell’info point, ovviamente, senza togliere il merito a chi lo gestisce. 

“Per quanto mi riguarda – ha detto Tommaso Colagrande – negli anni passati questa situazione non è mai maturata per motivazioni che non mi sono molto chiare, diciamo, perché le amministrazioni hanno sempre ritenuto di muoversi in tal senso in autonomia affidando l’Info Point turistico a dell’ottimo personale che è stato comunque selezionato attraverso delle procedure dirette da parte della stessa Amministrazione. Noi, chiaramente, come Pro Loco in passato abbiamo sempre offerto la nostra disponibilità tant’è che in anni ormai lontani gestivamo per un periodo molto ristretto (2 – 3 mesi estivi) degli info point, i famosi cubi, dislocati uno nei pressi di Piazza Suor Maria Laselva e l’altro presso la statua di D. Modugno, dove abbiamo integrato l’attività dell’info point turistico, in zone più periferiche, ottenendo degli ottimi risultati perché poi come succede in questi casi abbiamo relazionato rispetto alle presenze, alle informazioni che abbiamo dato, come è previsto dalla normativa per la gestione dell’info point. Siamo pronti a farlo in futuro. Se l’Amministrazione deciderà in qualche modo di interpellarci, risponderemmo sulla base un po’ di quelle che sono le condizioni che saranno poste e, quindi, la nostra disponibilità in tal senso c’è, verificheremo poi come si evolveranno le cose”.

“Noi al momento – spiega l’assessore al Turismo Muciaccia – abbiamo, innanzitutto, prorogato, credo per la prima volta nella storia di Polignano, il servizio info point turistico fino al 31 gennaio; quindi starà aperto anche nel periodo invernale. L’abbiamo prorogato fino al 31 gennaio perché come da interlocuzione già avviata da tempo con Tommaso, è una delle prime cose che ho fatto, è quella di affidare il servizio di info point alla Pro Loco per valorizzare il patrimonio che noi abbiamo in termini di conoscenza, di capacità organizzativa, di eccellenze, di radicamento sul territorio. Questa cosa non so perché non è stata in passato, ovviamente non chiedete a ame, ma da parte mia c’è una determinata volontà di affidarlo alla Pro Loco. E aggiungo, non perché Tommaso è una persona che conosco relativamente in quanto anche lui è un mezzo collega perché apparteniamo a uffici con sede diverse regionali, non perché è un mio amico, ma perchè la Pro Loco, a parte tutte le dimostrazioni che ho già elencato, è un organismo si privato però che ha una particolare caratterizzazione giuridica che permette ai comuni di effettuare affidamenti diretti, senza dover ricorrere al GAL, senza dover ricorrere a un dialogo definitivo con altri soggetti. Da parte dell’attuale assessorato e di tutta la Giunta c’è la ferma intenzione anche nei contributi alle associazioni di passare dagli avvisi pubblici, quindi, dalla totale trasparenza eliminando i contributi a pioggia.”

Il prossimo appuntamento con la Pro Loco si terrà il 14 dicembre presso la Chiesa Matrice di Polignano, dove avrà luogo un concerto d’organo a cura del maestro Domenico Morgante in occasione del centenario della nascita di Filippo Franco Favale, fondatore della Pro Loco locale.

Silvana Algeo

Scritto da: Radio Incontro

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