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“A riveder le stelle”, il saggio di fine anno dell’Accademia delle Muse

today30 Giugno 2023 396

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POLIGNANO A MARE – Nel buio della platea sono queste le parole che hanno dato il via, ieri sera, al saggio di danza di fine anno accademico dell’Accademia delle Muse, diretta da Ileana Pace: “Una panca vuota e solitaria, adorna di stelle fulgide e avvolta dalla tiepida luce argentea della luna, ci trasporta in un vortice di memorie che si alternano negli occhi ancora intrisi di sogni, capaci di fermare l’inesorabile fluire del tempo. Ci è concesso in vita il privilegio di rischiarare ciò che è sfumato dall’abbandono delle presenze care e far risplendere esse, al cospetto di quel manto celeste ogni volta che ci inoltriamo ‘a riveder le stelle’. Vegliarde custodi dell’eternità si uniscono alla sinfonia della nostra esistenza, in una danza che rende perenne la bellezza dei ricordi”. Parole scritte da Gabriele Pace e recitate da Maurizio Pellegrini, regista dell’evento che si è tenuto ieri sera, 29 giugno, presso la Sala del cinema teatro Vignola. Una Sala gremitissima.

Da sempre, i saggi di danza dell’Accademia delle Muse ci lasciano una grande emozione che ci traghetta in diverse riflessioni anche nei giorni successivi, non è mai un evento solo di una serata.

Si chiude così un altro anno accademico fatto da tanto impegno e sacrificio unito alla disciplina. Quindi, è un momento importante perché il saggio rappresenta il coronamento di un percorso nonché motivo di orgoglio per gli allievi, le insegnanti, ma anche per le famiglie che sostengono, anche con tanti sacrifici, le passioni dei propri figli. Il saggio, non caso intitolato “a riveder le stelle”, è stato un tributo d’amore che Ileana ha dedicato alla memoria di suo padre, scomparso qualche mese fa. Un tributo che nel corso dell’allestimento si è nutrito di una rete umana immensa.

Tantissime le performance che hanno scandito l’evento partendo dalla danza classica, l’hip -hop e la contemporanea. Il tutto con le coreografie di Ileana Pace, Laura Bovino e Roberto Spalluto, ed un’interessante selezione musicale. Un lavoro infinito, accompagnato da una scenografia, in apparenza semplice, ma che pian piano ci ha messo in contatto con lo spessore della serata. Una panchina in scena fa da nesso tra i vari balletti, illuminati dalla luna realizzata da Carmine De Marco: una luna che prima è in lontananza e poi pian piano si avvicina sempre di più; una luna che illumina, insieme ai protagonisti, i tanti calzini spaiati sospesi, che potremmo interpretare come simbolo di antidoto alla solitudine e alle difficoltà e di accettazione del diverso. In quest’atmosfera si susseguono i balletti.

La seconda parte della serata ci incolla in poltrona ancora di più perché ci racconta in modo più incisivo di assenze; perché ci racconta anche delle tante vite spezzate come quella dei migranti scomparsi nell’oceano, vite prima piene di speranze; perché ci racconta delle piccole vittime innocenti delle guerre degli adulti; ma ci racconta anche che il ricordo, così come una fiammella, può continuare a mantenere sempre viva e calda la speranza. Quella di ieri, appunto, è stata una serata molto particolare, un’escalation di emozioni che si è conclusa con un nodo alla gola sulle note di “tema d’amore” di Morricone, con Ileana sul palco in un passaggio più che commovente. E così un po’ alla volta abbiamo visto illuminarsi tutti i calzini, non più soli, trasformandosi in un magnifico cielo stellato.

In chiusura, tutti insieme sul palco con Ileana, accompagnati dai suoni di ritmici e vivaci di una pizzica eseguita  da Giuseppe Caputo con il mandolino, per salutare la platea e ricevere ancora una marea di applausi; un momento in cui non sono mancati i numerosi ringraziamenti da parte di Ileana Pace all’Amministrazione comunale, che ha visto le presenze del sindaco Vito Carrieri e delle assessore Priscilla Raguso e Joana Grasso, alla sua affettuosa e sempre presente famiglia, alla grande Laura Bovino, a Maurizio Pellegrini, ed altri che con il loro impegno e trasporto hanno contribuito alla realizzazione dell’evento.

Silvana Algeo

Scritto da: Radio Incontro

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