Cultura

“Body Odissey” e “Baltimore” tra le proiezioni della sezione “Panorama Internazionale” al Bif&st 2024

today21 Marzo 2024 15

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BARI – Quinta giornata di questa quindicesima edizione del Bif&st, il Festival del cinema internazionale di Bari. Ieri, mercoledì 20 marzo, la kermesse cinematografica ha visto la presenza del regista e attore svizzero Vincent Perez al Petruzzelli sia in mattinata, presentando la sua opera del 2016 “Lettere da Berlino” sia in serata, con il suo “Une Affaire d’honneur” per la sezione Anteprime internazionali. Poco prima della proiezione, a cui era presente anche la co-sceneggiatrice Karine Silla, il regista ha ricevuto il premio Federico Fellini Platinum Award direttamente da Francesca Fabbri Fellini, nipote del grande Maestro.

Il pomeriggio al Petruzzelli ha invece visto la presentazione, per la sezione Panorama Internazionale, di due opere estremamente differenti dal punto di vista stilistico e contenutistico. Il primo lungometraggio, “Body Odissey”, è l’opera d’esordio della pugliese Grazia Tricarico che, attraverso la culturista Jacqueline Fuchs, racconta una storia in cui l’ossessione tende a fagocitare qualsiasi aspetto umano dell’esistenza, in cui il corpo stesso dà voce ai pensieri della protagonista che è gradualmente sempre più ingabbiata dal contesto in cui si trova, fatto di persone più realiste del re (a partire dal suo partner/preparatore atletico Kurt). L’attrice e bodybuilder, presente in sala, si è detta molto affascinata dal poter mostrare un altro lato di sé attraverso il film e, di conseguenza, ha accettato subito la parte.

A sinistra Grazia Tricarico, regista di “Body Odissey”, e al centro la protagonista Jacqueline Fuchs

È stata poi la volta di “Baltimore”, thriller diretto da Joe Lawlor e Christine Molloy (in foto di copertina) e basato sulle vicende reali di Rose Dugdale, una ricca ereditiera inglese che decise spontaneamente di entrare a far parte dell’IRA, l’Irish Republican Army. Ambientata negli anni Sessanta e Settanta, la pellicola è imperniata su un evento che sconvolse l’opinione pubblica, ossia il grande furto a mano armata a Russborough House di quadri firmati da Rubens, Vermeer o Goya, perpetrato da Dugdale e altri membri dell’IRA, che intendevano ottenere un grosso riscatto da destinare alla causa. La pellicola mostra momenti distinti che ruotano attorno all’evento, dalle origini della protagonista e i suoi interessi politici ai momenti immediatamente successivi all’azione, in cui la paranoia di essere scoperti la fa da padrone. Joe Lawlor ha affermato: “Una delle domande che ci vengono fatte spesso è se avessimo parlato con Rose per la stesura della sceneggiatura e poi del film. La risposta è sempre no, perché il nostro obiettivo non era fare un biopic, non era fare una rappresentazione autobiografica del personaggio quanto piuttosto ricreare un personaggio che potesse essere quanto più contemporaneo possibile.”

Pasquale Torres

Scritto da: Radio Incontro

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