Listeners:
Top listeners:
Radio Incontro LIVE
Nella mattinata di giovedì scorso, 28 marzo 2019, a Palazzo di Città si è riunito il Consiglio Comunale in seconda convocazione per discutere ben otto provvedimenti: dal Documento Unico di Programmazione 2019-2021 (DUP) a tutta una serie di interventi in materia di tributi proposti dalla Giunta Vitto per il 2019. Tra questi, ad esempio, c’è il regolamento comunale per il ravvedimento operoso, l’azzeramento della TASI, l’aumento dell’IMU e la rimodulazione della TARI.
Punti importanti, dunque, che sono stati portati in Consiglio prima del bilancio di previsione e votati dai consiglieri di maggioranza presenti senza la normale dialettica con la minoranza. Infatti non si è neanche arrivati a votare il primo punto che, a seguito del rilievo della irregolarità della convocazione fatto presente da Maria La Ghezza (M5S), tutti i consiglieri di opposizione hanno abbandonato i lavori (oltre alla La Ghezza, anche Domenico Pellegrini, Onofrio Lilla e Gabriella Ruggiero di Forza Italia e Dino Lamanna di Forza Polignano).
Ma procediamo con ordine. Ad inizio seduta, dopo la verifica del numero legale (erano tutti presenti, tranne i consiglieri Marilena Abbatepaolo e Antonello Di Giorgio), il presidente del Consiglio Comunale Franco De Donato ha informato l’Aula dell’iniziativa (accolta benevolmente) della consigliera La Ghezza, la quale ha comprato brocche e bicchieri in vetro per per tutti i componenti del consiglio comunale, al fine di evitare di utilizzare bicchieri e bottigliette di plastica per l’acqua.
Sempre nei minuti iniziali, inoltre, i gruppi di FI e FP hanno chiesto di iscrivere una nozione per istituire un regolamento di ripristino del manto stradale a seguito di lavori di enti come Enel, Telecom, AQP etc., cosa che comunque sta interessando i consiglieri di maggioranza in commissione urbanistica già da settembre. La mozione però, come ha spiegato Pellegrini, vuole velocizzare il dibattito sul tema.
Il primo argomento in discussione riguardava l’approvazione del regolamento comunale per l’applicazione del ravvedimento operoso ai tributi locali. Si tratta di un istituto che consente ai contribuenti di regolarizzare spontaneamente omessi o insufficienti versamenti e altre irregolarità fiscali, entro un massimo di 5 anni, beneficiando della riduzione delle sanzioni. Questo, però, non è possibile qualora l’Ufficio Tributi abbia già avviato controlli, ispezioni o verifiche.
Dopo la relazione dell’assessore al bilancio Francesco La Volpe, la discussione ha avuto inizio con gli interventi delle opposizioni. In particolare, Pellegrini ha evidenziato l’assenza del bilancio di previsione nonostante il termine dell’ultima proroga sia il 31 marzo, ha richiamato l’art. 141, comma secondo, del TUEL e ha chiesto chiarimenti al segretario generale Nunziante circa la legittimità del portare in consiglio interventi in tema di tributi prima del bilancio di previsione. Il dottor Nunziante ha tranquillizzato l’Aula sul punto e ha spiegato in maniera chiara i tempi per l’approvazione del bilancio: “La Prefettura di Bari ha trasmesso una comunicazione a tutti gli enti locali, chiedendo di inviare entro il 5 aprile il bilancio approvato in via definitiva dal Consiglio Comunale o almeno lo schema approvato in Giunta. Altrimenti parte la diffida ed entro i successivi venti giorni il bilancio dovrà essere approvato”. Diversamente ci sarebbe lo scioglimento del Consiglio Comunale.
Nel successivo intervento Maria La Ghezza ha fatto notare il mancato rispetto dei cinque giorni liberi che, a norma del Regolamento del Consiglio Comunale (art. 8), devono intercorrere tra la consegna degli avvisi di convocazione (avvenuta venerdì 22) e lo svolgimento delle riunioni, se queste vengono convocate in via ordinaria. Fatto sta che, sebbene il Consiglio di giovedì sia stato celebrato in seconda convocazione, non sono stati rispettati i tempi relativamente alla prima convocazione.
Il presidente del consiglio comunale Franco De Donato, assumendosene la responsabilità, si è immediatamente scusato per quello che ha dichiarato essere un refuso, un errore materiale: la convocazione doveva essere straordinaria, ma nell’avviso è stato scritto diversamente. Questo però, come ha precisato il dott. Nunziante fornendo un parere tecnico, può portare ogni consigliere ad impugnare le delibere adottate.
Sulla questione è intervenuto il vicesindaco Salvatore Colella facendo leva su una interpretazione letterale dell’articolo 4 del Regolamento Comunale. In sostanza, poiché la riunione non riguardava l’approvazione del conto consuntivo e del bilancio preventivo allora era da intendersi straordinaria, indipendentemente dall’errore di forma nell’avviso di convocazione.
Tuttavia tale interpretazione, poi ripresa anche dal Presidente del Consiglio Comunale, non è stata dirimente, per cui si è optato per una sospensione dei lavori del Consiglio. Sospensione che è durata circa quaranta minuti.
Alla ripresa dei lavori, però, tutte le opposizioni hanno abbandonato i lavori, stigmatizzando il modo di operare dell’Amministrazione con errori “causati dalla fretta”.
Così tutti i punti all’ordine del giorno sono stati approvati dalla maggioranza rimasta sola in sala consiliare. I lavori, dunque, sono proseguiti più speditamente e le procedure di voto sono state scandite dagli interventi di Franco Mancini, di Tina Lofano e di Lucia Brescia.
I lavori del Consiglio Comunale sono terminati alle ore 12:40. Qui l’intera registrazione:
Scritto da: Redazione Radio Incontro
consiglio comunale DUP IMU Polignano a mare TARI TASI